Santi e Rosa

Il ciclismo più grande nella periferia del mondo

Ieri si è realizzato un altro dei desideri, che rimanevano pii mica tanto tempo fa. A Chiusdino, margine ovest della provincia di Siena, ha vinto il campione del mondo Alaphilippe su Van der Poel e Van Aert, fai i 3 nomi più grandi e mettili sul podio.

Chiusdino non arriva a 2000 anime, che a me, però, son sempre sembrate belle. Avevo 3 compagni di liceo in quell’ angolo ed erano sempre sereni e sorridenti. Con Cesare Atticciati si fecero cose insieme, compreso suonare e preparare l’ esame di Anatomia, roba enorme, una settimana in ritiro lassù a studiare. Cesare era un pianista di notevole categoria ma gli invidiavo soprattutto genitori che stravedevano per lui. Se lo meritava ma mi è sempre sembrato molto bello, compreso il fatto che un paio di giorni prima mamma Fulvia ci mandò dall’ indovina di paese: con un piatto e poche gocce di acqua e olio, ci predisse un esame decente.

A Chiusdino era tornata anche una quasi cugina, che si era presa per marito il buon Gastone, una delle persone più gioviali che mi ricordi del parentado. E poi Chiusdino è stato la meraviglia di San Galgano, l’effigie del Mulino delle Pile, quel Mulino Bianco che stava splendido solo davanti ad uso pubblicità. Chiusdino aveva anche locali storici dove si suonò di passaggio, cognomi legati alle loro frazioni, belle donne, (Pian di Feccia, Montebello) e nomi mitici come Colordesoli, che rimane un sogno ovunque mettiate l’ accento.

Ma a Chiusdino per la bicicletta ero stato una volta sola, una corsa amatori a seguire il Pipa, il Romboli e, quella volta, pure Milla, che sembrava avere chanches nell’arrivo in salita ma poi vinceva sempre lo Spennacchi. E stamani la Tirreno dei campioni riparte da Monticiano, il paese dei “cattivi”, dove almeno una volta una corsa di Allievi con la Pacema mi torna in mente. Ne abbiamo portato di mondo ciclistico da queste parti, dove ci sono strade e spazi. Il mondo che sa, riconoscente, applaude!